“Il gabbiano più inutile del mondo” è il documentario vincitore della categoria documentary feature della IV edizione del NaNo Film Festival. Il documentario è diretto dal palermitano Giuseppe Lanno che sceglie di raccontare la sua città mettendo l’accento sulle zone più a rischio del capoluogo siciliano. Un viaggio che esplora la libertà di esprimersi in una realtà artistica che impone certe restrizioni. Ma cosa vuol dire essere liberi?
Questa è la domanda su cui si interroga il protagonista del film, l’artista Igor Scalisi Palminteri. Un pittore che gira per la città di Palermo tentando con i suoi dipinti e non solo di esplorare il concetto di libertà e di come possa riflettersi sui suoi lavori.
Il progetto documentaristico segue il protagonista e si lascia guidare dalla sua visione introspettiva. Tante domande, tante riflessioni che imboccano tutte la medesima strada. Giuseppe Lanno articola la narrazione alternando pieni e vuoti. Momenti in cui il pittore si presta ad un discorso che lo lega al concetto di libertà e momenti di pura arte non solo pittorica ma anche umana, così da assumere la forma della vita.
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Giuseppe Lanno ci ha spiegato come il suo progetto punti a rivalutare certe territori a rischio attraverso un mezzo potentissimo come l’arte, la quale riesce a cambiare il nostro punto di vista. Questo è un discorso che ci sta particolarmente a cuore. Il NaNo Film Festival, grazie al supporto del TAN, tenta ogni anno di rivalutare l’area nord di Napoli tramite un evento che posso raccogliere più consensi possibili. Quindi, ci teniamo particolarmente a ringraziare Giuseppe per aver compreso i nostri obiettivi, ma soprattutto, per aver avuto il coraggio di prodigarsi con dedizione e professionalità verso un progetto che parla ai cuori di tutti.