Fratello e sorella, separati da un tragico evento, si ritrovano sulla scena di un crimine, riesumando un passato violento e degradato. Il loro legame indissolubile sarà messo più volte a dura prova dal destino, trasformando le loro vite in una favola antica… ma senza lieto fine.
La storia raccontata in “A Dark Tale” nasce tanto tempo fa, in un racconto che cerca di evadere dal tempo, come altre storie dello stesso genere. Passato e presente si fondono, intrecciati con un’epoca antica, quella in cui vissero principi e principesse
Nel presente, invece, dobbiamo confrontarci con una dura realtà: infanzia trascurata, aspettative deluse e sogni che non si realizzeranno mai. “A dark tale” si svolge, apparentemente, nel tempo presente. Tutto è cupo e opprimente fin dall’inizio: nel cuore della notte, una folla circonda il cadavere di una giovane donna, adagiato in una pozza di sangue. Mentre il sangue scorre attraverso lo spazio e il tempo, “A Dark Tale” si trasforma nella storia di un fratello e una sorella, Mauro ed Elena, che vivono in una realtà violenta e degradata. La loro madre senza volto rappresenta lo spaventoso mostro la cui ombra minaccia i due bambini, soprattutto Elena. Il padre, assente e impotente, non riesce a cambiare la situazione e si limita ad assistere alla sofferenza dei suoi figli. L’unica figura positiva è la nonna, una cantastorie d’altri tempi. Attraverso le sue fiabe dona ai bambini l’arma più potente: la speranza.
Poi qualcosa accade: la disperazione del padre si trasforma in un bagno di sangue. “A Dark Tale” cambia ancora: è la storia di un principe e una principessa, legati visceralmente ma divisi dal destino, dalla vita e dalla violenza. Il principe e la principessa si incontreranno ancora e ancora, ogni volta in corpi diversi. Ma con la speranza scomparsa per sempre, il loro lieto fine avrà un volto completamente nuovo.
Note di regia
Per entrare pienamente nel microcosmo descritto in questa favola oscura, è necessario sapere che Guillermo Del Toro è la sua principale fonte di ispirazione. In particolare, il mood che ho dato a questo film riflette l’atmosfera e la palette cromatica del suo capolavoro, “Il labirinto del fauno”: verde scuro, blu profondo e nero puro sono, infatti, i toni principali utilizzati per trasformare questa storia in immagini. Parlando di storie cupe è impossibile non pensare a Garrone e al suo “Dogman”, anch’esso fonte di ispirazione. Nello specifico, “A Dark Tale” riprende dal film di Garrone la mancanza di una collocazione spazio-temporale che, di fatto, non è necessaria. Non importa dove e
quando i personaggi vivono il loro dramma: il loro dramma esiste – quasi come una storia vera
Scarica il presskit di “A Dark Tale”:
Note di produzione
“A Dark Tale” racconta, apparentemente, tre storie: è la storia di un agente di polizia che trova l’ennesimo cadavere in un brutto quartiere; successivamente, è la storia di un fratello e una sorella, traumatizzati da una madre violenta; ancora, è la storia di un principe e una principessa separati dalla bruttezza della vita e completamente perduti, in attesa di riunirsi.
In realtà, quella a cui stiamo assistendo è solo una storia e, anche se inizia con “C’era una volta…”, non porterà ad alcun lieto fine. Anzi, è solo negli ultimi fotogrammi che lo spettatore, distratto dal sincopato saltare da un racconto all’altro, si rende conto che il poliziotto e il cadavere sono in realtà fratello e sorella, due facce della stessa medaglia, così simili , eppure con un destino così diverso. L’agognato ricongiungimento, di fatto, avviene, ma non come ci si aspettava o si sperava: le lacrime del poliziotto – che diventano le lacrime del Principe Perduto e le lacrime del Bambino Coraggioso – sono l’unica risposta possibile a una realtà così oscura ed estrema, dove non c’è posto per le favole. Come produttrice, ho suggerito di girare in periferia (Caivano, Napoli Nord), dove storie come questa sono in realtà più frequenti di quanto immaginiamo. Abbiamo infatti ottenuto il pieno sostegno del sindaco, della polizia locale e dei cittadini, che hanno partecipato con orgoglio alle riprese, con l’obiettivo di far parte di una campagna di sensibilizzazione sulla violenza domestica.
Attraverso un’atmosfera cupa, “A Dark Tale” racconta il legame indissolubile di un fratello e una sorella utilizzando lo strumento narrativo più ancestrale: la fiaba. La sua mancanza di collocazione spazio-temporale regala al progetto un forte appeal internazionale, pertanto è naturale pensare ad una strategia di distribuzione oltre confine. Con una durata di 25 minuti, infatti, “A Dark Tale” non è il tipico cortometraggio “breve” italiano. Possiamo quindi dire che è quasi un film “in breve”, che semplicemente si prende il tempo necessario per raccontare adeguatamente la storia. La produzione è ambiziosa:
abbiamo registrato brani originali (oltre alla colonna sonora originale) per attuare una strategia di marketing crossmediale.
Il progetto ha ottenuto il fondo produzione della Film Commission Regione Campania.
Cast
ELENA (bambina) – Raffaela Maria Morra
MAURO (bambino) – Umberto Luigi Iannicelli
PADRE – Roberto Caccioppoli
NONNA – Anita Zagaria
MADRE – Clio Cipolletta
POLIZIOTTO – Fabio Brescia
MAURO (adulto) – Emanuele Di Simone
ELENA (adulta) – Federica Palumbo
Link ai lavori precedenti
- Un bacio di troppo (2023)
https://vimeo.com/816654483 (pw: unbacioditroppo) - Showreel (2023)
https://vimeo.com/828279903
BACKSTAGE
https://vimeo.com/778926137 (pw: adarktale)