Poesia e violenza; amore e odio; speranza e illusione. Sono proprio queste dicotomie a fare di Sandro Boselli un personaggio estremamente unico e affascinante. Sandro è un ex detenuto cresciuto nel rione Materdei, in provincia di Napoli, tra le luci e le ombre del vico Paradiso alla Salute; ma il suo sogno è quello di pubblicare una raccolta di poesie. Hobby che ha particolarmente curato durante i suoi anni di detenzione, banalmente perché, come sostiene lui stesso, “scrivere per un carcerato è la cosa più facile: bastano un foglio e una penna”. Pochi oggetti, insomma, facilmente reperibili persino in carcere, che gli consentono di avvicinarsi a ciò che, tra le mura di una prigione, agogna di più: la libertà, seppur metaforica, e il ricongiungimento con la propria famiglia. Sandro non è un’eccezione, legato particolarmente ai suoi due figli, con uno dei quali gestisce anche uno stand al mercatino nel rione di Antignano, e in passato alla sua ex moglie, prima che quest’ultima lo lasciasse in seguito ad un incidente, avvenuto mentre cercava di non farsi acciuffare dalla polizia; incidente che ha compromesso la sua mobilità. Non ha studiato né ha mai coltivato alcun tipo di interesse letterario, ma è un poeta brillante, dotato di un talento unico e naturale. Un passato turbolento che lo ha portato a compiere crimini efferati le cui conseguenze, penali e di vita, gli hanno donato il materiale e gli strumenti necessari per mettere nero su bianco la sua vita. Una vita narrata attraverso metafore che implicitamente alludono ai suoi problemi con la droga, alla violenza e agli anni passati in gabbia. Una scrittura particolare la sua, estremamente riconoscibile, cruda ma al tempo stesso poetica, che ha le sue radici nella napoletanità che lo contraddistingue e che caratterizza ogni sua poesia. Il documentario, assumendo delle tinte neorealistiche e sfruttando in alcuni frangenti l’animazione, segue il viaggio di Sandro dalla chiamata per pubblicare il suo primo libro di poesie sino al ritorno a casa. Il suo destino si intreccia con quello dello scrittore Dave Given che ricoprirà quasi una funzione di vate per Sandro, accompagnandolo nel suo cammino verso la stesura e la pubblicazione del libro, mettendolo in contatto con figure chiave della sua evoluzione. L’obiettivo è quello di mostrare al pubblico, attraverso un racconto fatto di tante immagini e poche parole, come l’arte sia uno strumento dalla potenza inestimabile.