Vogliamo studiare cinema: lettera alla scuola

Lettera aperta alla scuola italiana: in questo momento studiare cinema è necessario.

Cara Scuola,

risparmiamo i convenevoli del “come stai?” per due semplici motivi: innanzitutto non ci sei mai stata simpatica, poi sappiamo perfettamente come te la passi e, se proprio vuoi saperlo, noi stiamo peggio di te. Inserire uno schermo tra te e gli studenti avrà, senza alcun dubbio, appuntito la tua atavica apatia; riconosciamo, però, la tua forte validità sociale e per questo motivo ce ne freghiamo delle facce storte che farai alla nostra richiesta.

Risparmiaci la lezione sul classico scaricabarile italiota nel dirci che non è colpa tua se stai messa così, che i professori bravi ci stanno, che avresti bisogno di investimenti e bla bla bla.

La forza ha fatto i primi schiavi, la loro viltà li ha perpetuati”, come vedi Rousseau lo abbiamo studiato e proprio grazie alle sue parole non possiamo scagionarti.

Comunque, non stiamo qui a parlare della tua metodologia preistorica, dei programmi vecchi come il cucco e dell’assenza di materie contemporanee. Figuriamoci, manca l’educazione civica come possiamo mai pretendere che un professore (età media: non classificata) possa parlare di fake news o social media.

Non divaghiamo.

[A proposito, stiamo organizzando il nostro primo workshop. Proprio perché la scuola non vuole saperne di spiegare le basi del cinema, ci pensiamo noi. CONTATTACI QUI]

Ti chiediamo, a gran voce, di far studiare cinema ai tuoi studenti.

È offensivo, soprattutto per noi italiani, doverti spiegare il perché. C’è, però, un oscuro piacere nel metterti spalle al muro che ci fa rompere la barriera dell’orgoglio e ci fa stare qui, seduti alla scrivania, a battere forte i bottoni sulla tastiera.

Te lo diremo in modo diretto e schematico, giusto perché sappiamo che lo odi.

Cultura visiva

Tu non lo sai perché non riesci nemmeno ad accendere un computer, però sempre di più il mondo social sta andando verso l’utilizzo di video per comunicare. Forse riprendendo un po’ ciò che ha fatto la televisione (tua acerrima nemica) negli anni ’50, ma una cosa è certa: FAR VEDERE è molto più proficuo di FAR IMPARARE A MEMORIA. Probabilmente, educare le giovani menti ad analizzare ciò che si vede, anche con senso critico, potrebbe accendere in loro un barlume di curiosità. Senza pensare al fatto che esistono film per ogni materia, e spaccano tutto. Altro che manualoni vecchi ed impolverati.

Intrattenimento

Anche lo studente più diligente si fracassa le scatole di svegliarsi la mattina per sedersi nel banchetto ed ascoltare te che parli, parli, parli, senza sputare un attimo a terra. Succede nel 99% dei casi, tranne quando c’è il famigerato cineforum con quei film che lo convincono ad andare a fare un attentato in Florida e beccarsi l’iniezione mortale (SIAMO CONTRO, se ti sei inorridito leggi qui). Comunque, vuoi vedere che studiare cinema potrebbe essere la chiave per incuriosire e tenere attente le nuove generazioni? Ai posteri…

Emozione

Si, cara scuola, oggi più che mai gli studenti hanno bisogno di provare sentimenti. L’arte (quella vera, non di certo le immagini sui libri) salverà il mondo. Allora, benedetto Iddio, se già li tieni chiusi in casa, seduti davanti ad uno schermo, perché non li fai approcciare a qualcosa che possa farli emozionare, che possa farli viaggiare con la mente e con la fantasia. Studiare cinema potrebbe essere la tua chiave di svolta, poi non dire che non te l’avevamo detto.

Devi creare le persone del domani. Abbiamo bisogno di menti pensanti: umani fatti cervello, anima e cuore, non di amebe che devono trovare la scusa per chiudere la telecamera in DAD.

Speriamo che tu possa impegnarti di più, te l’ha suggerito pure Piefrancesco Favino (clicca qui).

A sto giro ti becchi un 4, ci vediamo al prossimo turno di interrogazioni.

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