Venezia80: un cinema che traccia la sua rotta verso la libertà

Un cinema che traccia la sua rotta versò la libertà di esprimersi in un mondo in cui il politicamente corretto e la cancel culture hanno preso il sopravvento. Pregiudizi stantii che avevano gettato ombra su buona parte del meccanismo artistico. Un cinema che affronta nuovi orizzonti, che rivaluta certe opinioni e che vede il mondo in maniera più genuina e con molta più ironia. Queste sono le premesse che il festival del cinema di Venezia porta con sé.

Con la sua ottantesima edizione Venezia vuole guardare ad un futuro d’oro del cinema. Non a caso il manifesto ufficiale del festival, realizzato da Lorenzo Mattotti, richiama il cinema on the road. Vedeteci “Thelma & Louise”, “Little Miss Sunshine” oppure – per citarne uno tra i più recenti – “Nomadland”. Cosa hanno in comune questi film? Ogni viaggio è un punto interrogativo, una domanda che non riusciamo ad identificare e mettere a fuoco sin da subito. Ma tale quesito fa riferimento ad una sola ed unica cosa: la speranza.

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Venezia 80

Oggi la kermesse doveva essere aperta dal nuovo film di Luca Guadagnino “Challengers”, ma la casa di produzione M.G.M ha deciso di aderire al movimento sindacale degli attori che sta avvenendo negli Stati Uniti. Quindi a presentare il festival sarà “Comandante” di Edoardo De Angelis.

Gli ospiti saranno tanti, come Yorgos Lanthimos, Sofia Coppola e Woody Allen. Un evento che ospiterà volti già noti del cinema ma con uno sguardo verso il futuro . Woody Allen, oramai diventato tutti gli effetti artista europeo, torna in carreggiata con un film tutto francese “Coup de Chance”. Bradley Cooper che torna nel ruolo di regista e attore nel nuovo film “Maestro”. Matteo Garrone con un film all’apparenza estremamente peculiare con “Io Capitano”. David Fincher con “The Killer”.

Tanti nomi che tornano a fare capolinea in questa rassegna di pellicole che preannuncia una nuova era del cinema.

Damien Chazelle, autore di”La La Land”, invece figura come presidente di giuria del Concorso Ufficiale del Festival.

Noi non vediamo l’ora di prendere parte al festival e di vivere in qualche modo questo cambiamento artistico che sembra voglia lasciare più spazio agli artisti. Il nostro viaggio verso Venezia porta con sé un enorme bagaglio di speranze e non vediamo l’ora di condividerle con voi.

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