Set Up e Pay Off sono i poli essenziali di una storia. Seminare e raccogliere per costruire un racconto che sia chiaro ed incisivo, dall’inizio alla fine. Quando siamo in procinto di scrivere una sceneggiatura, ovviamente avendo compreso a chiare lettere la storia e affrontato una volta per tutte il trattamento (CLICCA QUI), dobbiamo capire quali sono i presupposti sui quali si fonderà il racconto.
Gli atti di un film sono tre, principalmente: impostazione, confronto e risoluzione. Ecco, concentriamoci sull’impostazione di un racconto. L’impostazione è la fetta di storia che ci dona più informazioni di quanto sembri. Personaggio, ambientazione, periodo storico, obiettivi, forze antagoniste ecc… Tutti questi dettagli non sono puramente inezie per arricchire il racconto, sono delle informazioni che andremo a sviluppare ed infine a raccogliere.
Darth Vader: Se tu soli conoscessi il potere del lato oscuro… Obi-Wan non ti ha mai detto casa accadde a tuo padre?
Luke: Mi ha detto abbastanza. Che sei stato tu ad ucciderlo!
Darth Vader: No. Io sono tuo padre
Siamo di fronte ad uno dei più grandi Set Up e Pay Off della storia. In Una nuova speranza viene presentato il personaggio di Luke Skywalker e quello del suo antagonista, Darth Vader. Sappiamo che Luke ha perso i suo genitori quando era molto piccolo e che, possiede un’evidente connessione con la Forza. Inoltre, grazie alle dichiarazioni di Obi-one, sappiamo che il padre di Luke è stato “tradito” da un Jedi passato al lato oscuro. Il quarto capitolo della saga si apre con un grande punto interrogativo, che trova la sua risposta quando Vader affronta suo figlio per la prima volta. Quasi due film per un Pay off, è straordinario. Studiate la saga di Guerre stellari, essa è un’epopea cinematografica, che impartisce lezione di scrittura dal 1977.
I Set Up e i Pay Off sono la risposta efficace ai buchi di trama. Non sottovalutate le domande che vi ponete durante la scrittura di un soggetto, anzi, sviluppatele e andate alla ricerca delle risposte.
Quando elaborate una storia sapete perché lo state facendo? Va bene, perché questo è ciò che vi manda avanti. Ma è una soluzione fin troppo semplice. Tutti gli sceneggiatori scrivono perché amano farlo. Entrate più nello specifico. La vostra storia nasce dal bisogno di sapere. La conoscenza ci rende liberi, ma la curiosità ci offre l’opportunità di un’esistenza vissuta al massimo. Non scriviamo per distaccarci dalla realtà, scriviamo per approfondirla. Approfondiamo il dolore, l’amore, la gioia e, infine, catturiamo l’essenziale e doniamogli una soluzione che appartenga esclusivamente a noi.