Sapevate il 16 agosto è la festa del cinema? Sì, perché a quanto a risulta sul calendario oggi è la festa di San Rocco, protettore dei cani, dei contagiati, degli emarginati, dei viandanti, dei pellegrini, dei farmacisti e del cinema. Non sembra esserci alcun tipo di connessione tra i settori sopracitati, soprattuto non esiste nessun legame che ci faccia pensare che un santo possa proteggere un’arte che è nata soltanto alla fine del diciannovesimo secolo, ma tanto ci basta per parlare un po’ cinema.
Il 16 è festa sul set
Una piccola nota a margine è dovuta per tutti coloro che lavorano in questo campo e che sanno quanto il set cinematografico non è una passeggiata.
Il set è – passatemi il termine – un “campo di battaglia”. Chi ha mai lavorato in una produzione conosce benissimo le dinamiche che entrano in gioco durante le giornate o nottate di riprese e non sono certo uno scherzo. Bisogna essere zelanti, come in ogni professione d’altronde, e ben attenti. Su un set cinematografico i cambiamenti sono sempre in agguato e, se non si è ben concentrati, possono travolgerci e farci cadere nella più totale confusione.
Vi basti pensare ad un ruolo che sul set è di fondamentale importanza e che simboleggia perfettamente il peso e l’onere del lavoratore nel cinema: la segretaria di edizione. Quest’ultima si fa carico di quelle responsabilità che costituiscono il filo logico di una storia filmica.
Anche il reparto fotografia non scherza. Loro rappresentano la tecnica e soprattutto la tempra morale che fanno di un film un’opera d’arte.
Gli attori sono le “maschere” delle storia che scegliamo di osservare. Fare l’attore è un mestiere duro fatto di delusioni ma anche di tante soddisfazioni.
Ogni reparto è essenziale. È questo il bello del cinema: è un lavoro di squadra. Dalla prime fasi della pre-produzione sino alla distribuzione, questo mestiere ha bisogno di tante menti e di tanti cuori che coltivino la stessa passione e nutrano lo stesso obiettivo e cioè quello di raccontare la stessa storia ma in modi diversi.
La NaNo Film augura a tutti i lavoratori e agli aspiranti lavorati del cinema di godersi tutto ciò che questo mestiere ha da offrire. Perché, per quanto quest’arte sia complessa e piena di insidie, ricordate perché lo fate, cosa vi porta a dare il massimo ogni giorno. Avete un sogno, persistete e andate avanti. Ma per ora, tanti auguri.