Le convenzioni dettate dai generi

Le convenzioni dettate dai generi sono la base che ci permette di costruire le nostre storie. Senza convenzioni cinematografiche siamo fin troppo liberi di vagare nel mondo che ci siamo creati, perdendoci nella scrittura. “Perdere nella scrittura” sembra possedere una connotazione positiva ed è in parte vero. Dopotutto, una volta alzate le mura e avendo una conoscenza profonda del proprio mondo, perdersi nella scrittura può essere sintomo di tutte le ricerche e sforzi che sono stati fatti per delineare la nostra storia. Ma fate attenzione, se continuate ad andare a briglia sciolta rischiate di elaborare una storia ricca di cliché e tristemente banale.

I generi cinematografici

Le convenzioni dettate dai generi donano un tono alla storia. Se non non riconoscete a che genere appartiene il vostro racconto allora chi può farlo? Capite che genere volete trattare. Siete scrittori di film drammatici o siede più propensi a scrivere commedie? Non procrastinate. Dovete capirlo subito. Una volta compreso il genere da trattare seguirà la ricerca (di ricerca cinematografica ne abbiamo parlato in un precedente articolo: CLICCA QUI)

Collocando degli ostacoli nel percorso che vi porterà alla conclusione di una storia, riuscirete a creare un racconto originale. I generi sono vari, come lo sono anche i sottogeneri, ma eviterò di elencarli, potete trovarli semplicemente su un qualunque sito internet. No, in questo articolo parliamo delle convenzioni dei generi e dei benefici che produce.

Strade?! Dove stiamo andando non c’è bisogno di strade.

Doc. Brown – Ritorno al futuro

Costruire il nostro personaggio o la nostra storia attorno a un genere fa la differenza. Facciamo un esempio banale. In Ritorno al futuro il giovane Marty McFly viaggia nel tempo assieme al suo mentore Doc. Brown con una Delorean. Il tutto è fortemente irrealistico, ma giustificato. Non ci stupiremo infatti se improvvisamente Doc. arrivasse con un frigorifero che viaggia nel tempo e Marty ci si infilasse dentro per battere Biff con una pistola che muta il nemico in gelatina. Il tutto è giustificato e, soprattutto, appropriato al genere fantascienza. Ovviamente le scelte narrative devono essere modellate con parsimonia. Non esagerate, ma siate economici e giusti.

Film drammatico e film commedia

Le differenze tra film drammatico e commedia sono abissali. In un film drammatico la sofferenza, il dolore si avvertono durante il racconto. Nelle commedie, invece, la storia è come coperta da un involucro di pluriball, sofferenza e dolore non sono ammessi. L’empatia è nemica dello scrittore di commedie, al contrario dei film drammatici, dove empatizzare con il protagonista ci permette di immedesimarci in lui.

La NaNo film ha trattato vari generi, dal documentario al fantasy. Il genere documentario è il genere che più differisce da tutti gli altri.

Sembrerà strano, ma più vi ostacolate, più quello che creerete funzionerà. Ricordate, la creatività è frutto di inclusione ed esclusione di elementi, che porteranno la vostra storia ad una risoluzione. Se pensate di poter gestire un totem di elementi che non definiscono e non danno forma al racconto, vi sbagliate. Scegliete il genere che volete trattare e studiate tutte le convenzioni che gli appartengono. Guardate film, leggete libri e create una storia unica nel suo genere.

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