Il personaggio di una storia, come abbiamo già sottolineato in precedenza, è intrinseco nella storia stessa. I personaggi, se ben strutturati, donano alla storia un sottotesto più unico che raro. Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler spiega come alcuni personaggi siano essenzialmente degli archetipi dei racconti.
Archetipi dei personaggi
Il viaggio dell’eroe elenca e struttura i personaggi e gli eventi di una storia. Vogler propone una forma archetipica della narrazione universale. Attraverso lo studio di Joseph Campbell, l’autore ci mostra come ogni storia sia soggetta ad un’unica e funzionale forma. I punti del racconto li spiegheremo in un prossimo articolo, ma per ora focalizziamoci sui personaggi che rendono una sceneggiatura completa.
Sia chiaro, queste sono indicazioni su una forma che viene utilizzata dagli albori, ma non sono assolutamente una formula efficace che faccia del vostro racconto un capolavoro. Una formula specifica non esiste. Potete tuttavia studiare i principi e le convenzioni di un racconto per poi manipolarne le funzioni, eliminarle, sostituirle, infrangerle. Solo attraverso la conoscenza potete cambiare le cose.
Di seguito verranno riportate una serie di personaggi. A ciascuno è assegnato un nome e una funzione specifica. Questi personaggi hanno dato vita e reso possibile la saga di Star Wars.
L’eroe: questo personaggio muove l’intera storia. Esso accetterà di affrontare un viaggio, che lo metterà difronte ad una serie di prove, le quali cambieranno il suo modo di vedere la vita.
Il mentore: il Sè della storia. Questo personaggio ha assunto l’esperienza necessaria per guidare il suo allievo (eroe) alla sfida della vita. Il mentore è un “ex eroe” che ha dovuta affrontare il viaggio una o più volte.
Il messaggero: comunica all’eroe il suo viaggio. E’ l’incidente scatenante che poterà uno squilibrio nella vita del protagonista.
Il guardiano della soglia: mette alla prova il protagonista. L’eroe deve imparare a comprendere la natura del guardiano per passare oltre. Esempio: in Qualcosa è cambiato il cane di Simon Bishop viene affidato a Melvin Undall. Malgrado l’atteggiamento restio di quest’ultimo nei confronti dell’animale, l’uomo impara a gestire la cosa, fino ad affezionarsi definitivamente al cane.
Shapeshifter: E’ l’espressione dell’animus e dell’anima, rispettivamente l’elemento femminile nel subconscio maschile e l’elemento maschile nel subconscio femminile. E’ un personaggio instabile e inaffidabile.
Trickster: è nemico dello status quo, porta scompiglio alla squadra. Aggiunge dei momenti goliardici alla storia e alleggerisce la tensione.
Ombra: è l’espressioni dei sentimenti repressi dell’eroe. E’ l’antagonista della storia. E’ il personaggio che mette l’eroe in pericolo e cerca di interporsi tra l’eroe e il suo desiderio.
Molti tra questi personaggi vi saranno certamente familiari. Sono maschere della storia. Una o più maschere possono essere indossate anche da un solo personaggio. Esse sono gli archetipi dei racconti: Luke Skywalker come eroe, Obi Wan Kenobi come mentore, l’imperatore Palpatine come Ombra e così via. La prossima volta che guardate un film interrogatevi sui personaggi che vi sono stati presentati e identificateli.
Dall’interno all’esterno
Uno sceneggiatore deve conoscere il personaggio di una storia meglio di se stesso. E’ necessario lavorare dall’interno all’esterno. Conoscere ogni peculiarità interiore del personaggio, le battaglie che combatte, cose gli piace e cosa detesta, se vede la vita in modo attivo o in maniera passiva. La caratterizzazione di un personaggio mostra tutti i tratti fisici e comportamentali, ma è il vero personaggio che svela la psicologia e le contraddizioni che fanno di lui una persona reale. Siamo tutti umani, pieni di difetti e contraddizioni e il più delle volte non capiamo realmente chi siamo fin quando il mondo non ci mette di fronte ad un dilemma, ed è esattamente allora che il sipario si alza e mostra ciò che il pubblica ricerca: la vita nella sua forma più espressiva.
La solitudine mi ha perseguitato per tutta la vita, dappertutto. Nei bar, in macchina, per la strada, nei negozi, dappertutto. Non c'è scampo: sono nato per essere solo. - Travis Bickle - Taxi Driver
Lavorare su un personaggio non è semplice, è purtroppo possibile cadere negli stereotipi. In questi casi viene tirato in ballo il magico “se”. Quando il vostro protagonista combatte le sue battaglie domandatevi: ” Se fossi nei panni del mio personaggio cosa farei?”. Scovate la voce della vostra creazione e fatelo agire come solo lui farebbe, in modo tale eviterete i cliché.
Nel nostro corto Un cuore per un cuore, per il 48 ore di Roma, per costruire il personaggio di Madeline ci siamo mossi dall’interno individuando il suo desiderio subconscio fino ad arrivare alla caratterizzazione. Per guardare il corto CLICCA QUI
Mostrare il vero non significa mostrare tutto. Parafrasando Hitchcock: un film è la vita con le parti noiose tagliate. Andate alla ricerca di un’autenticità fittizia e non perseverate su una realtà fattuale.