I subplot di un racconto

I subplot di un racconto, oppure, trame secondarie, sono un espediente fruttuoso per arricchire la storia e aggiungerne della complessità. Le sottotrame devono confluire nella trama principale in maniera lineare ed efficace. Ogni subplot di un racconto è costituito da tre atti: impostazione, confronto e risoluzione . Queste fasi incalzano il plot e lo complicano in maniera interessante. Ma attenzione, tali elementi narrativi sono strumenti utili, bensì, potrebbero risultare un’arma a doppio taglio se affrontati nel modo sbagliato.

I pregi e i difetti del subplot di un racconto

Prima di confrontarvi con una subplot domandatevi: è propedeutico alla narrazione? Se la riposta è sì, cimentatevi nella scrittura di questa seconda storia. Ma se invece la riposta è no, capite come rendere il tutto vantaggioso ai fini del racconto. Se procederete con una trama secondaria che finirà col distaccarsi totalmente dal plot principale, rischierete di perdere il fulcro del racconto e lascerete il pubblico stranito. Il problema è che, agendo in questa maniera avete raccontato due storie, non siete arrivati ad un punto. Gli spettatori vogliono un messaggio chiaro e conciso. Pretendono di uscire dalla sala con più risposte che domande. Quando procedete con il subplot di un racconto, inoltre, cercate di non approfondire troppo la sua storia, potreste trascurare la trama principale trasformando un subplot in un plot.

Ma allo stesso tempo le sottotrame arricchiscono e giovano al racconto come ai personaggi. Con i subplot possiamo donare ai valori in gioco più sfumature e significati. In egual misura possiamo approfondire il personaggio evidenziando le sue dimensioni caratteriali. Una sottotrama incentrata sul rapporto con una ragazza, ad esempio, potrebbe ricalcare alcuni aspetti della natura del personaggio non percepibili nella trama di base.

Penny Lane: Quanti anni hai?

William: Diciotto.

Penny Lane: Anche io. Davvero, quanti anni hai?

William: Diciassette.

Penny Lane: Anch'io.

William: Veramente ne ho sedici.

Penny Lane: Anch'io. Non è buffo? La verità ha un suono diverso.

William: Ho quindici anni.

Il dialogo sopracitato è ripreso dal film Almost Famous. Il film tratta la storia di un ragazzo di nome William Miller, il quale si confronta con un mondo tanto meraviglioso quanto conflittuale, il rock. Il film è un intreccio di sublot incredibile e fornisce al personaggio tutti gli elementi adatti per empatizzare. In modo particolare, il rapporto con Panny Lane evidenzia il suo spettro emotivo.

Trama e sottotrama si intrecciano fino a formare un’unica storia. La storia è la metafora della vita e quest’ultima non è mai lineare. Le sfaccettature dell’esistenza vengono messe in risalto dai rapporti che ingaggiamo con il mondo circostante, mentre tentiamo di realizzare i nostri sogni.

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