Credete nella magia? E se sì, sareste disposti a farvi trasportare in un mondo in cui la magia è il motore di tutte le cose e dove il “diverso” si incastra perfettamente in una realtà fatta di clown, contorsionisti e danzatori? La quinta edizione del NaNo Film Festival racchiuderà questo e molto altro.
Freakshow è il tema della quinta edizione del NaNo Film Festival. Un’edizione in cui si respirerà un’atmosfera circense con un pizzico di barocco. Il festival sarà un vero e proprio spettacolo del cinema e della cultura. L’obiettivo è quello di sensibilizzare su temi profondi, senza mai scadere nel politically correct o nella cancel culture.
L’ambiente circense permette di stemperare i soliti stereotipi e di approfondire il discorso “diversità” in una maniera per niente banale, permettendo così di approfondire tematiche sensibili con la lente puntata verso la rivalutazione del territorio.
“The elephant man”, “The greatest showman”, “Big fish” e tanti altri, tutti i film che ci portano a cogliere il vero spettro delle emozioni umane, emozioni che scavalcano l’aspetto fisico o l’eccentrico temperamento, evitando un racconto strappalacrime che mira al pietismo, ma accentuando la parola “diverso”.
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In un mondo tanto assurdo come il nostro, chi siamo noi per definire una cosa “diversa”. Quest’ultima altro non è che un sinonimo di paura, la quale è frutto di una volontà di non comprendere ciò che non conosciamo. La società è solita mettere in secondo piano queste paure proprio perché non le comprende. Il NaNo Film Festival vuole invece circondarsi di quegli elementi che in molti definirebbero strani o addirittura anormali, proprio per mettere l’accento su una realtà che passa sempre in sordina.
Il NaNo Film Festival si avvale di persone che sanno benissimo com’è sentirsi isolati e denigrati. Noi, come molti di voi, ci siamo sentiti strani e diversi. Per fortuna il cinema è stato il nostro compagno di viaggio, un posto sicuro dove poter proiettare i sogni più bizzarri. Ogni giorno eravamo un personaggio diverso. Io, ad esempio, mi mettevo nei panni di Marty McFly, così inadatto a vivere in un’epoca tanto criticante da fuggire e via e viaggiare nel tempo. Crescendo, però, si affronta la più sana delle consapevolezze, e cioè che tutti quei tratti caratteriali o fisici che ci hanno resi diversi per tutta la vita sono l’ingrediente essenziale per una società migliore.
Ora mi rivolgo a te lettore. Non so quanto questa diversità gravi sulla tua vita o quanto ti senta inadeguato, ma ricorda: “tutti i migliori sono matti”. Ti aspettiamo al NaNo Film Festival!